Egitto - I templi di Abu Simbel
Quando nel 1960 iniziarono i lavori per la costruzione della diga di Assuan, ci si rese conto che il lago che si sarebbe formato a monte della diga avrebbe sommerso tutti i templi egizi della Nubia. Fu l'UNESCO, nella persona del Direttore Generale Vittorino Veronese, a lanciare un appello per salvare i templi nubiani e particolarmente quelli di Abu Simbel. Fra i progetti proposti fu scelto quello che prevedeva di sezionarli a blocchi e ricomporli spostandoli in posizione più elevata. La spesa prevista di 36 milioni di dollari fu divisa in tre parti uguali fra Egitto, USA e gli stati membri dell'UNESCO. Nel 1964 iniziarono i lavori, i due templi furono sezionati, usando seghe di bronzo diamantate, rispettivamente in 870 e 235 blocchi con un massimo di 30 t ciascuno e rimontati a formate due colline artificiali sostenute da due cupole di cemento armato. Vi lavorarono 1700 persone e 200 tecnici e i lavori furono finiti nell'estate del 1968. Ora i templi si trovano 180 m più all'interno e 65 m più in alto della loro posizione originaria.
VISITA AI TEMPLI
I due templi distano fra loro circa 150 m, il primo che si raggiunge è il Tempio Grande con l'asse orientato verso est rispettando l'orientamento originale in modo che due volte l'anno, il 22 febbraio e il 22 ottobre, al sorgere del sole, i raggi penetrano 63 m all'interno fino al santuario illuminando nel modo migliore la statua di Ramesse II. Il primo impatto è la vista della grande facciata con le 4 colossali statue di Ramesse II sedute su troni di pietra ed alti 20 m. Le 4 statue di Ramesse II formano due coppie distanziate e fra esse si trova l'ingresso al tempio. Delle 4 statue le meglio conservate sono la prima e la terza da sinistra; sul petto e sulle braccia vi sono i cartigli del re.
ABU SIMBEL - IL TEMPIO GRANDEA sinistra, la facciata del tempio sulla collina artificiale. |
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IL TEMPIO GRANDE - PARTICOLARI DELLE STATUELa coppia di statue di sinistra e la coppia di statue di destra. |
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Vi sono anche diverse incisioni in lingua greca e fenicia lasciate da mercenari passati da qui nel VI secolo a.C.. Alla base dei troni sono scolpite le figure, in dimensioni molto minori, dei membri della famiglia: principesse, la madre e Nefertari, la consorte preferita. Al centro, sopra la porta di ingresso, è scolpita in una nicchia la statua del dio Sole nelle sembianze di Horo dalla testa di falco sormontato dal disco solare e ai lati è rappresentato il re che offre sacrifici.
Nel corridoio d'ingresso sono raffigurati ai lati file di prigionieri asiatici e nubiani legati, frutto delle vittorie del re.
IL TEMPIO GRANDE DI ABU SIMBEL - CORRIDOIO D'INGRESSORilievi di prigionieri asiatici e nubiani. |
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![]() Tempio Grande - Statue di Osiride. |
![]() Tempio Grande - Ramesse II in battaglia. |
Al corridoio segue una prima grande sala divisa in tre navate da 8 pilastri e fra esse vi sono statue di Osiride alte 10 m rivolte verso la navata centrale.
Segue poi una seconda sala più piccola, anche questa divisa in tre navate, e ambedue sono decorate con numerosi rilievi murali che raffigurano Ramesse II.Tutte le scene sono di esaltazione del faraone che, protetto dalle divinità, sbaraglia i nemici. In particolare sono riportate scene della battaglia di Kadesh contro gli Hittiti presentata come una grande vittoria del faraone.
In realtà il risultato della battaglia fu molto dubbio e infatti Kadesh rimase hittita e, 16 anni dopo, la pace fu stabilita in un trattato documentato in due versioni, hittita e egiziana. Ramesse II prese in sposa la figlia del re hittita, Napteria, e le nozze sono commemorate in un'iscrizione del tempio.
TEMPIO GRANDE DI ABU SIMBEL
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Il grande atrio comunica ai lati con altri ambienti ricchi di decorazioni con scene di offerte alle divinità e in particolare ad Horo.
TEMPIO GRANDE DI ABU SIMBEL - DECORAZIONI DELLE SALE LATERALIOfferte al dio Horo. |
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![]() Santuario del Tempio Grande - Ramesse II fra le divinità. |
L'ultima stanza del tempio è il santuario in asse con l'ingresso e sulla parete di fondo vi sono 4 statue. Partendo da sinistra, la prima è quella di Ptah, la massima divinità di Menfi, creatore del mondo, poi Amon-Ra, il dio solare di Tebe, quindi Ramesse II e infine Ra-Harakhti, il dio sole mattutino di Heliopolis assimilato a Horo dalla testa di falco. Quando i raggi del sole nascente arrivano alla cella nei giorni degli equinozi, sono illuminati il faraone e le due divinità solari, ma Ptah rimane sempre in ombra.
Usciti dal Tempio Grande ci si sposta a nord-est verso il Tempio Piccolo o Tempio di Hathor, la dea dalla testa di mucca personificazione del cielo e dea dell'amore. Il tempio fu dedicato da Ramesse II alla sua sposa Nefertari, divinizzata come Hathor. Sulla facciata del tempio, lunga 28 m e alta 12, all'interno di nicchie sono scolpite 6 statue colossali alte più di 10 m, 4 raffiguranti Ramesse II come Amon e 2 Nefertari come Hathor; la regina e il re sono rappresentati con le stesse dimensioni, quindi hanno pari dignità. Le cornici delle nicchie sono piene di geroglifici. Entrati dal portale centrale ci si trova nella sala principale divisa in tre navate da 6 pilastri; sulle pareti si trovano numerosi rilievi di Nefertari e quello di una barca solare fra i papiri con a bordo la dea Hathor nel corpo di una mucca.
ABU SIMBEL - IL TEMPIO PICCOLOVista complessiva e delle statue. |
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TEMPIO PICCOLO DI ABU SIMBEL
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TEMPIO PICCOLO DI ABU SIMBEL
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TEMPIO PICCOLO DI ABU SIMBEL - DECORAZIONI DELLA SALA INTERNA |
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Interno del Tempio Piccolo - Barca solare con la dea Hathor.
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