Giordania - A Nord di Amman: Gerasa
Entrando da sud dalla strada proveniente da Amman, ancora fuori le mura, s'incontra l'Arco di Adriano del 130 d.C., un imponente arco di trionfo che in origine aveva un'altezza doppia. L'arco si trova a 500 m dalla porta sud della città e, a sinistra della strada, si trovano i resti dell'ippodromo, l'antico campo sportivo, dove si tenevano gare di atletica; le gradinate potevano contenere fino a 15000 spettatori.
La Porta Sud è una delle quattro porte, che si aprivano sulla cerchia di mura lunga 3500 m, e dalla porta una strada conduce al Foro passando sotto un arco.
Il Foro è una vasta piazza ovoidale circondata da colonne ioniche risollevate dal restauro, la pavimentazione è in lastre di pietra calcarea e al centro c'è un podio.
Dalla piazza del Foro parte l'asse principale della città, il cosiddetto Cardo massimo con direzione approssimata sud-nord che costituisce la grande Via Colonnata lunga più di 600 m in direzione della porta Nord. La città è poi divisa in sei settori da due strade trasversali, orientate circa est-ovest (decumanus), e ogni settore aveva la sua destinazione d'uso secondo una struttura urbanistica codificata da Ippodamo di Mileto alla fine del VI secolo a.C.. A sinistra (ovest) del Foro, una rampa di scale porta al Tempio di Zeus su un rilievo del terreno.
Del tempio è rimasto ben poco, la sua costruzione risale al II secolo d.C., ma l'area era sacra fin dall'epoca ellenistica.
GERASA - LA VIA COLONNATA (CARDO MASSIMO)A sinistra, l'inizio della Via Colonnata vista dalla piazza del Foro. A destra, il Tempio di Zeus.
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GERASA - TEATRO SUD |
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Dall'alto del Teatro si può avere una vista d'insieme del Foro, la Porta Sud e parte della moderna città di Jerash sul fondo.
Ci si sposta verso nord nel settore ovest fra i due decumanus, dove si trovano i resti più interessanti.
Vi sono numerosi resti di chiese cristiane del IV-V secolo, fra cui la più imponente è detta la Cattedrale del IV secolo costruita sopra i resti di un tempio precedente dedicato al dio nabateo Dhushara assimilato a Dioniso.
Più avanti si trova l'edificio più importante della città: il Tempio di Artemide protettrice della città costruito nel II secolo d.C.. Artemide era stata identificata con Atargatis, l'antica dea nabatea della fertilità.
Davanti al tempio si trovano i resti di un forno di ceramica musulmano del secolo VIII, poi si sale su una rampa attraversando una porta monumentale fino al cortile centrale. Il tempio era circondato da colonne corinzie, ma rimane solo una doppia fila sulla fronte.
A nord del tempio di Artemide si trova un altro teatro, detto appunto Nord, è più piccolo di quello Sud ed è stato ben restaurato.
Dal Teatro Nord si torna alla Via Colonnata (Cardo Massimo) e, scendendo verso sud, si trova a destra un grande ninfeo con una vasca di granito rosa che però è di diversa provenienza.
Più avanti lungo il cardo si raggiunge l'incrocio con il primo decumano, dove si apre una piazza al centro della quale è un tetrapilo, monumento dedicatorio a quattro pilastri.
LUNGO LA VIA COLONNATAA sinistra, il Ninfeo sulla Via Colonnata. A destra, la Piazza con il Tetrapilo.
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Si raggiunge quindi Foro completando la visita.
LUNGO LA VIA COLONNATAA sinistra, la piazza dell'Agorà. A destra, l'ultimo tratto della via Colonnata.
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CASTELLO DI AJLUN
Il castello domina dall'alto di una collina le valli del Giordano e di due affluenti. Finite le crociate, il castello fu distrutto durante l'invasione mongola (1260), ma ricostruito dai Mamelucchi fu usato sotto gli ottomani; danneggiato dai terremoti del 1837 e 1927, fu solo in parte restaurato. Il castello ha preso il nome di Rabad da un monaco che vi abitava. Ci sono delle torri semidiroccate mentre l'ingresso, con un ponte di legno sul fossato, è stato restaurato e dà su una corte con le stalle per i cavalli.