Namibia - Villaggi delle minoranze etniche
Il mattino del giorno 11, si lascia il campo e si prosegue con i fuoristrada per circa 50 km verso sud-est fino a raggiungere il letto del fiume Hoarusib fuori dal confine del parco. Qui si trovano piccoli gruppi di nomadi allevatori della tribù Ovahimba. I villaggi si trovano sempre in zone pianeggianti aperte in modo da vedere subito l'approssimarsi di estranei. Le capanne sono fatte di rami ricoperti di fango secco.
VILLAGGIO OVAHIMBAA sinistra, il villaggio a distanza. |
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Donna ovahimba con bambino. |
Donna ovahimba con bambini. |
I villaggi sono di solito abitati da donne e bambini, perché gli uomini sono lontani al seguito delle loro bestie, alla ricerca dei magri pascoli. Di conseguenza nei villaggi vige il matriarcato. Gli Himba, sottogruppo degli Herero, in origine cacciatori-raccoglitori completamente nomadi, si sono andati trasformando in pastori allevando mucche, capre e asini e si sono concentrati in particolari zone della Namibia nella regione del Kaokoland. Data la continua assenza degli uomini e per la loro economia autosufficiente, gli Himba hanno acquisito con difficoltà l'uso del denaro. Il Centro di Conservazione della Natura li ha coinvolti parzialmente nell'opera di controllo e protezione del parco e nelle attività turistiche sfruttando il piccolo artigianato di oggetti di pelle, pietre semipreziose, conchiglie e lavori in rame.
VILLAGGIO OVAHIMBAPiccolo mercato di artigianato gestito dalle donne ovahimba. |
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Gli oggetti di artigianato offerti sono bamboline di pelle e cesti di vimini. |
VILLAGGIO DI ETNIE MISTEVicino alle capanne del villaggio, un altro mercatino con oggetti di artigianato. |
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Nel pomeriggio termina la visita ai villaggi e si raggiunge un vicino aeroporto, dove ci attendono e tre piper per condurci in volo alla capitale Windhoek e si pernotterà al Continental Hotel di Kaiser St.