Ucraina e Danubio - Yalta
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Porto di Yalta - La banchina sul Lungomare Lenina. | Porto di Yalta - Dintorni. | Porto di Yalta - La M/n Marshall Koshevoy attraccata. |
In origine, Yalta fu colonia greca, nel medioevo fu frequentata da mercanti veneziani e genovesi. Nel 1475, fece parte del Khanato di Crimea e, nel 1783, passò alla Russia. Nel 1825, lo zar Alessandro I acquistò la tenuta di Livadija, a 19 km da Yalta, per farne la sua residenza, nel sud della Crimea, fu costruita una strada con Sebastopoli e la città non fu più isolata. Con Alessandro II divenne centro di villeggiatura dell’aristocrazia russa e da allora è diventata la Perla della Crimea. Il suo clima caldo e secco d’estate la rendeva ideale come località terapeutica per curare la tubercolosi. Anche Cecov si rifugiò qui per questo motivo. Nel XX secolo, il regime sovietico vi costruì sanatori e spiagge e la destinò alle cure mediche dei lavoratori modelli. Fu occupata dai tedeschi fra il 1941 e il 1944. Nel 1945 (4-11 febbraio), entrò nella storia per essere stata scelta come sede della Conferenza di Yalta, fra Stalin, Churchill e Roosevelt, e decidere il destino dell’Europa e del mondo al termine, ormai prossimo, della Seconda Guerra Mondiale.
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Villaggio di Alupka - Palazzo del conte Mikhail Vorontsov. |
Poco distante dal palazzo del conte, si trova il centro di degustazione Massandra per apprezzare i vini della Crimea. Il conte Vorontsov fu il primo a creare nella zona un’azienda vinicola che vendeva anche all’estero. Da allora i vini della Crimea sono diventati famosi e hanno vinto molti premi. Uno dei migliori è il moscato Pietra Rossa.
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Casa museo di Anton Cecov: esterno. | Casa museo di Anton Cecov: arredi originali. |
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Lungomare Lenina: statue di bronzo di Cecov e la moglie. | Cattedrale ortodossa Alexander Nevsky in stile neo-bizantino. | Cattedrale Alexander Nevsky: particolare. |
Dopo cena un’altra passeggiata ci porta alla periferia ovest, nel Parco Primorsky, frequentato di sera per le numerose attrazioni notturne e le fontane luminose che sollevano i getti al ritmo di musiche classiche.
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Parco Primorsky: fontane luminose. | Parco Primorsky: fontane luminose. | Parco Primorsky: fontane luminose. |
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Palazzo Livadia: residenza estiva dello zar Nicola II e sede della Conferenza di Yalta. |
Palazzo Livadia: foto ufficiale dei tre Grandi alla Conferenza di Yalta. |
Entrati nel Parco, s'incontra la cappella dei Romanov, dove è venerata la famiglia dell’ultimo zar, essendo stata beatificata dalla chiesa ortodossa. Su un leggero rilievo compare la grande facciata del Palazzo Bianco. L’ingresso dei visitatori è sul lato destro, più corto. All’interno si trova il cortile delle Delegazioni, dove sono state scattate le foto a conclusione della conferenza e, intorno, le sale a essa dedicate. La prima è quella della Tavola Rotonda intorno alla quale sedevano i tre Grandi, Stalin, Roosevelt e Churchill, poi la Sala Bianca con il grande tavolo rettangolare, dove si tenevano le riunioni con gli staff. Al primo piano, nella sala di ricevimento dello zar, si tenevano le riunioni fra Roosevelt e Stalin per l’area del Pacifico. Infine la Sala della Firma dei Trattati.
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Palazzo di Livadia - Cortile delle foto per le Delegazioni. | Palazzo di Livadia - La Tavola Rotonda per i tre Grandi. | Palazzo di Livadia - Sala e Tavolo della Firma dei Trattati. |
I partecipanti alla Conferenza erano 770. Nelle trattative, Stalin si trovava in condizioni di vantaggio con le truppe sovietiche a 60 km da Berlino, mentre gli Americani stavano ancora a 770 km. Stalin ottenne naturalmente il controllo di tutte le aree che sarebbero state occupate dall’Armata Rossa al termine del conflitto. Dopo Yalta e la capitolazione della Germania, seguì la Conferenza di Potsdam, dal 7 luglio al 2 agosto, sempre nel 1945.
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Gaspra - Nido delle Rondini: castello sulla scogliera costruito nel 1912 per il capriccio di un magnate. |
Il Nido delle Rondini ripreso dalla Marshall Koshevoy dopo la partenza da Yalta. |
Prima di tornare a Yalta, si raggiunge la cittadina di Gaspra, 10 km circa più a ovest, e, su una scogliera a picco sul mare, si può vedere un minuscolo castello medievale, detto Nido delle Rondini, costruito nel 1912 per il capriccio di un magnate, sempre fotografato da tutti i turisti.
Tornati a bordo, alle 13:00 la M/n Marshall Koshevoy toglie gli ormeggi e salpa a ovest verso la foce del Dniepr.
La navigazione prosegue lungo le coste della Crimea occidentale ripassando al largo di Sebastopoli e si osserva il profilo della costa fino al tramonto.
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La costa al largo di Sebastopoli. | La costa al largo di Sebastopoli. | Tramonto sul Mar Nero. |